AGENZIA DIRE, I GIORNALISTI IN SCIOPERO. FNSI: «L’EDITORE PAGHI GLI STIPENDI»

I cronisti si asterranno dal lavoro il 25 e il 26 gennaio 2024. Il sindacato: «Non è ammissibile che un imprenditore possa per mesi muoversi al di fuori di ogni regola, scappando dai suoi doveri e invocando solo aiuti dalle istituzioni per salvare la sua impresa. Non è così che si rilancia l’editoria».

«Dopo i licenziamenti (illegittimi e immotivati) e le sospensioni (illegali), ora gli stipendi non pagati. L’editore della Dire, Stefano Valore, continua a colpire i giornalisti della sua agenzia di stampa, giornalisti che oggi e domani saranno di nuovo in sciopero dopo la comunicazione che l’azienda non intende saldare le spettanze dovute. A questo si aggiunge che nulla ancora è stato versato agli 11 colleghi licenziati il 28 dicembre, dal tfr al mancato preavviso». Lo si legge in un comunicato stampa diffuso dalla Federazione nazionale della Stampa italiana giovedì 25 gennaio 2024.

La Fnsi, «esprimendo solidarietà ai colleghi, denuncia ancora una volta la drammatica situazione nella quale si trova la Dire: sappiamo che sono in corso contenziosi giudiziari, ma non si può scaricare ogni problema sulle spalle dei dipendenti che in questi mesi nonostante tutto hanno svolto sempre il loro lavoro in maniera impeccabile».

La nota si chiude con un auspicio per il prossimo futuro: «L’editore onori i debiti, paghi gli stipendi, ritiri i licenziamenti e le sospensioni e finalmente si sieda a un tavolo di confronto con i sindacati – dal quale si sta sottraendo da settimane – per trovare soluzioni a questa crisi e soprattutto per dare risposte concrete ai lavoratori. Non è ammissibile che un imprenditore possa per mesi muoversi al di fuori di ogni regola, scappando dai suoi doveri e invocando solo aiuti dalle istituzioni per salvare la sua impresa. Non è così che si rilancia l’editoria».