IL TAGLIO DELLE QUOTE

Ad aprile 2020, quando era chiaro che la pandemia avrebbe continuato a danneggiare duramente anche il settore dell’informazione, il direttivo dell’Assostampa ha deliberato all’unanimità di tagliare la quota di iscrizione per i giornalisti autonomi. Ai professionisti si è scelto di chiedere 60 euro anziché 110, ai pubblicisti 55 euro anziché 80.

Per le nostre casse è un passaggio significativo, visto che per ciascun iscritto dobbiamo comunque versare 50 euro alla Fnsi, ma lo facciamo con convinzione.

Tanto è vero che la quota ridotta per i giornalisti autonomi vale anche per il 2021.

Ora il punto è: che cosa deve fare un giornalista che l’anno scorso si è iscritto a gennaio, o comunque prima che il direttivo tagliasse le quote, e quindi ha versato la tariffa piena?

Semplice: non paga nulla all’associazione, perché per il 2021 risulta già iscritto, e quest’anno si limiterà a versare la quota di iscrizione all’Ordine.

E se invece un giornalista autonomo vuole versare la quota piena?

Può farlo, naturalmente. Così come chiunque – autonomo, dipendente, pensionato o disoccupato – può contribuire al nostro fondo di solidarietà, la risorsa che ci sta consentendo di ridurre le quote e di aiutare molti colleghi in difficoltà.

Fondo di Solidarietà intestato all’Associazione della Stampa sarda – Via Barone Rossi n° 29 – 09125 Cagliari, Cod. Iban IT46D0101504801000070664570