NEWSLETTER POSTELETTORALE

Ciao collega,

questa è una newsletter di analisi, bilanci e ringraziamenti: sarà necessariamente lunga, per la disperazione di Nikolaj Frigo che mi incoraggia sempre a trasmettere messaggi brevi e incisivi; però c’è di buono che non la devi leggere per forza.

1) Il voto elettronico è una scommessa vinta: non era mai successo che, con le urne chiuse alle 20, pubblicassimo i risultati alle 21,30. Chiunque non abbia ricevuto le credenziali per votare o le abbia smarrite ha ricevuto adeguata assistenza e una larghissima parte di votanti ha trovato intuitivo e rapido il nuovo sistema. Alcuni invece hanno avuto problemi: c’è chi, dopo aver espresso una preferenza, ha cliccato “conferma” per passare alla successiva e ha scoperto di aver ormai definitivamente espresso il voto. È un problema che abbiamo segnalato alla Eligo e siamo già al lavoro per eliminarlo. Di certo l’affluenza è cresciuta molto: nel 2014 votò il 52% dei professionisti e l’8,6% dei pubblicisti, questa volta hanno votato rispettivamente il 63% e il 18,6%.

Penultima notazione: per statuto sono eleggibili tutti gli iscritti da almeno 12 mesi, ma pubblicare sul sito i nomi delle colleghe e dei colleghi disposti ad assumersi delle responsabilità è stato un passaggio di trasparenza e maturità elettorale. La prossima volta potremmo essere ancora meno timidi e indicare già sulla scheda elettronica (accanto a tutto il corpus degli eleggibili, che resterà) i nomi dei candidati.

2) In questo quadriennio abbiamo cambiato un po’ di cose per rendere il sindacato più efficace e amichevole. Abbiamo creato questa newsletter ma anche i messaggi whatsapp per le comunicazioni più rapide, in entrata e in uscita; abbiamo istituito il fondo di solidarietà e lo abbiamo usato spesso e bene. Abbiamo ampliato gli orari dei nostri uffici e quindi anche di quelli Inpgi, Casagit e Odg, istituendo quello continuato 8-16,30, e abbiamo finalmente aperto ai pagamenti con bancomat e carte di credito. Abbiamo ereditato dal direttivo uscente molte altre novità e altre ancora stanno prendendo forma in questi giorni, ma penso che sia corretto affrontarle col nuovo consiglio prima di spifferarle ora. Ne parleremo presto, comunque.

3) Quanto alla linea sindacale, abbiamo appoggiato la Fnsi di Lorusso e Giulietti nella faticosa rincorsa di un tavolo negoziale per il nuovo contratto, nelle battaglie contro chi ci prende a testate nelle strade di Ostia e chi ci dà degli sciacalli da una scrivania ministeriale, in tutte le trattative e in tutte le lotte a difesa del lavoro e dei diritti. Saremo con Raffaele e Beppe anche al prossimo congresso, con una convinzione che ci deriva dai numeri prima che dalla sensibilità politica di ciascuno: quello di febbraio sarà il congresso del lavoro autonomo e precario oppure rischia di essere uno degli ultimi.
In Sardegna abbiamo portato a casa qualche risultato, ad esempio il sostegno della Regione all’informazione online, e incassato sconfitte come il ko di Nova Tv e 5 Stelle Tv: ancora mi brucia, ancora non mi rassegno. Abbiamo gestito casse integrazioni importanti a cominciare da Videolina, lo stato di crisi dell’Unione e la cessione in affitto della Nuova. Abbiamo difeso il giornalismo da sindaci arroganti e da perquisizioni inaccettabili, da imprenditori pasticcioni e da banditi convinti che incendiare un’auto sia un modo incisivo per criticare la stampa.

4) Chiudo con due informazioni di servizio, i ringraziamenti e un impegno. Il nuovo direttivo si è già riunito (è gente frenetica), ha confermato Giuseppe Meloni come segretario e ha eletto tesoriera Cinzia Isola, oltre a stabilizzare a tempo indeterminato la contabile Marcella Botta. Mi sembra un bell’esordio per un organismo che difende il lavoro.

I ringraziamenti vanno innanzitutto agli uffici – e quindi a Silvana Marcialis e Brunella Mocci, ai già citati Nikolaj e Marcella e all’insostituibile Andrea Concas – per lo splendido lavoro e per il tratto di garbo e civiltà profuso nel loro impegno quotidiano. Ringrazio per il loro contributo i componenti uscenti del direttivo che si sono concessi una pausa dall’attività in prima linea o continueranno a servire la categoria in altri ruoli. Grazie quindi a Walter Porcedda, Gigi Pambira, Leyla Manunza, Carla Frogheri, al tesoriere Lucio Masia e al vicepresidente Antonio Garrucciu. Grazie ai probiviri Tonio Ghiani e Sergio Casano e ai sindaci Franco Olivieri, Andrea Concas e Andrea Porcu. Grazie infine a Daniela Scano che, facendosene carico su mia espressa richiesta, ha svolto alla perfezione il duplice ruolo di vicepresidente dell’associazione e vicesegretaria Fnsi, essendomi al contempo di sostegno e di guida per quattro anni.

Chiudo ringraziando gli eletti, per essersi messi a disposizione del giornalismo sardo e delle sue speranze, e chi mi ha confermato alla presidenza, scegliendo così di premiare almeno una delle mie caratteristiche: essere il candidato unico. Come diceva Ceausescu, son dettagli che aiutano.

Infine l’impegno: farò del mio meglio perché fra quattro anni qualcuna o qualcuno possa succedermi con forza e autorevolezza. E se dovessero esserci più nomi in lizza sarà tanto di guadagnato per la nostra democrazia interna e per la vitalità del sindacato.

Quanto a me, sarebbe buffo se volessi durare più di Obama.
Buona giornata,  Celestino