‘’LA ‘NUOVA TURCHIA’ E IL RISCHIO DELLA FINE DEL SOGNO EUROPEO’’

Le elezioni presidenziali e parlamentari del 24 giugno hanno ratificato la transizione del sistema parlamentare turco a quello presidenziale di tipo esecutivo approvato col referendum costituzionale del 16 aprile del 2017, col quale il presidente turco ha assunto anche la carica di capo del governo ed ha esteso il suo controllo sul sistema legislativo e giudiziario. Tale cambio istituzionale, carente dei necessari controlli e bilanciamenti, assieme ad un progressivo deterioramento dello Stato di diritto e della libertà di espressione e di stampa, con l’arresto di almeno 130 giornalisti e accademici e con centinaia di migliaia di licenziamenti nella pubblica amministrazione, ha contribuito a peggiorare i rapporti con Bruxelles e con alcuni paesi dell’Unione europea, rendendo ancora più ardua la prospettiva dell’adesione. Il passaggio decisivo del cambiamento istituzionale turco è avvenuto dopo il tentato colpo di stato del 15 luglio 2016, che ha segnato, secondo la retorica di Erdoğan la fine della “Vecchia Turchia” e l’inizio di quella nuova. Il progetto della ‘’Nuova Turchia’’ infatti non è semplicemente inteso come un passaggio da un sistema parlamentare a uno presidenziale-esecutivo, ma come una trasformazione totale del vecchio regime repubblicano. Ad illustrare il modo in cui si è determinata questa nuova storica fase politica della Repubblica turca vi sarà sabato prossimo, 10 novembre, a Sassari, Mariano Giustino, corrispondente di Radio Radicale dalla Turchia dal 2010, Segretario generale di «Turkey Europe Now», organizzazione transnazionale di cittadini e parlamentari impegnata sulla integrazione della Turchia nell’UE, che conduce, per Radio Radicale, la rubrica settimanale intitolata: «Rassegna Stampa Turca», sulla politica interna ed estera della Turchia vista attraverso i quotidiani e i media turchi.
Il suo intervento si soffermerà anche sulla necessità della ripresa di un processo riformatore per un partner dell’Unione europea strategicamente importante in materia di energia, di sicurezza e commercio, immerso in uno scenario regionale sconvolto da una guerra che si protrae da circa 8 anni. L’incontro, dal titolo «La ‘’Nuova Turchia’’ e il rischio della fine del sogno europeo», si svolgerà nell’Aula Magna del Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari, in Via Zanfarino, 62, dalle 10 alle 13. L’evento è organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna e dall’Associazione della stampa sarda. Vi parteciperanno anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti sardi, Francesco Birocchi e Celestino Tabasso, presidente dell’Associazione della stampa.
L’appuntamento di Sassari è evento formativo dell’Ordine: ai giornalisti che parteciperanno saranno assegnati 3 crediti formativi.